01. Problem Solving

Alcuino di York fu un monaco che visse alla corte di Carlo Magno alla fine del 700 e scrisse un testo didattico, che potremmo definire "moderno", dal titolo Problemi per rendere acuta la mente dei giovani.

Aveva intuito che i problemi di logica, meglio se divertenti, possono essere molto formativi e allenare la mente ad affrontare problemi complessi, tipici della vita reale e del mondo del lavoro.

Con problem finding (scoperta di un problema) si fa riferimento a quella fase del processo mentale che comprende l’individuazione e la definizione di una situazione problematica. In pratica durante questa fase prendiamo coscienza che abbiamo un problema.

Riuscire ad individuare in modo preciso un problema è il primo passo per poterlo risolvere.

Questa fase conduce in modo naturale al problem posing (mettere in "posa" un problema), cioè alla formalizzazione e descrizione precisa del problema stesso.

L'obiettivo è ottenere una "modellizzazione" del problema, cioè una descrizione generale che non si applichi in modo esclusivo ad una particolare situazione ma che valga in generale.

In letteratura sono definite diverse altre fasi nel processo logico che porta alla risoluzione di un problema, ma non vengono qui prese in considerazione.

Citiamo solo la fase conclusiva che è appunto detta problem solving (risoluzione di un problema). In questo passaggio è di fondamentale importanza l'immaginazione creativa che consente di produrre un insieme di possibili soluzioni, reali o che appaiono tali, per poterle vagliare alla ricerca della soluzione ottimale.