01. Le telecomunicazioni

Le origini

La storia delle telecomunicazioni inizia con i segnali di fumo e il suono dei tamburi, passa attraverso l'invenzione del telegrafo ottico di Claude Chappe che metteva in comunicazione Parigi e Lilla (1794) ed entra nella modernità con il telegrafo elettrico di Samuel Morse (1837).

Stazione del telegrafo di Claude Chappe che espone un braccio meccanico a forma variabile

Con il telegrafo elettrico nacque l'esigenza di allestire linee sempre più estese che, inizialmente, riguardarono esclusivamente la terraferma ma, ben presto, cavi sottomarini attraversarono gli oceani e nel 1866 venne collegata l'Europa all'America.

Un'altra pietra miliare è fissata da Guglielmo Marconi che nel 1901 dimostrò di poter comunicare a grande distanza con un telegrafo senza fili. Da lì a poco nacque la radio.

La successiva tappa riguardò la progettazione di reti per i calcolatori.

L'esperienza più significativa di quegli anni fu la rete ARPANET (1969), realizzata dall'agenzia ARPA (poi rinominata in DARPA) del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, che collegò i centri di calcolo delle università, i laboratori di ricerca e gli enti militari.

In piena guerra fredda, gli Stati Uniti avevano sete di rivincita dopo il sorpasso tecnologico dell'Unione Sovietica che nel 1957 aveva lanciato il primo satellite, lo Sputnik, nello spazio e quindi il progetto aveva primariamente una valenza tecnologica ma risultava anche di interesse militare poter disporre di una infrastruttura robusta in grado di funzionare anche in caso di parziale compromissione.

Nel 1983 DARPA interruppe il finanziamento del progetto e la sezione militare si isolò, dando origine alla rete MILNet, mentre ARPANet costituì l’ossatura della nascente rete globale Internet, il cui termine era stato coniato nel 1980.

Parallelamente al progetto ARPANET, da cui derivarono i protocolli della suite TCP/IP, fu sviluppato dall'ente di standardizzazione ISO il modello OSI che definiva un'intera famiglia di protocolli per le reti di computer.

Il 30 aprile 1986 dalla sede del CNUCE (istituto del CNR) di Pisa l'Italia si collegò alla rete Internet, quarto Paese europeo.

Internet fu aperto all'uso civile nel 1989.


Il canale di telecomunicazione

La telecomunicazione è un procedimento che consente la trasmissione di segnali a lunga distanza tra due o più soggetti. In base al ruolo assunto nel procedimento, si distingue il mittente (colui che invia il segnale) e il destinatario (colui che riceve il segnale).

Un segnale, inteso come una grandezza fisica variabile alla quale sia possibile associare un'informazione, si propaga attraverso un canale, che assume sia una connotazione fisica che logica.

Un esempio di canale può essere la linea telefonica, costituita dal cavo, le prese e gli apparati di interconnessione, o l'etere con le varie antenne per le comunicazioni radio.

Un segnale può essere, ad esempio, acustico, elettrico o elettromagnetico.

Il termine mezzo trasmissivo è utilizzato per indicare il livello fisico che costituisce il canale. Il termine canale ha quindi una accezione più ampia (includendo anche una connotazione logica) ma può essere usato anche come sinonimo di mezzo trasmissivo.


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