03. Bitcoin: bolla speculativa o opportunità?
Storicamente, le bolle speculative sono difficili da individuare in tempo reale. Sì, se il prezzo di un asset scende del 50 per cento, con il senno di poi possiamo dire con una certa sicurezza che era sotto bolla speculativa.
Quando il bitcoin è salito da 1 dollaro a 100 dollari in molti iniziarono già a parlare di bolla, tanto più quando la quotazione è passata da 100 a 1.000 dollari. Ma la domanda continua ad essere superiore all’offerta, tanto da portare il bitcoin ad un rialzo stellare per il 2017.
Il che solleva una domanda: di quale domanda e di quale offerta stiamo parlando?
Sul fronte dell’offerta è più facile rispondere: i bitcoin vengono estratti da computer attraverso calcoli algoritmici estremamente complessi. Il costo di produzione lascia un ampio margine rispetto alla quotazione attuale, il che spiega la continua nascita di nuovi miners e di nuove criptovalute.
Esistono due aspetti che distinguono l’offerta del bitcoin da quella dell’oro e che aiutano a spiegare la sua performance come criptovaluta: prima di tutto, l’emissione di nuova moneta è mantenuta costantemente stabile e, in ultimo, il concetto originario dei creatori del bitcoin vuole che l’offerta totale mondiale della criptovaluta arrivi e non superi i 21 milioni di unità. Nel mese di dicembre 2021 è stato raggiunto circa il 90% della fornitura massima.
Cosa succederà quando verrà raggiunto il numero massimo previsto?
Una domanda interessante per i teorici della moneta, specialmente quelli all’interno delle mura delle banche centrali mondiali dove non esiste limite alla quantità di dollari, euro e yen che possono essere coniati.
Tempo fa le valute emesse dalle banche centrali erano sostenute dall’oro, e prima ancora dall’argento, ma questo sistema arcaico è stato rimosso definitivamente il 15 agosto 1971 e da quel momento il dollaro è crollato fino a valere un sesto di quanto facesse all’epoca.
Quindi, in un certo senso, la domanda di bitcoin può essere spiegata semplicemente dal desiderio di molti di avere una moneta che non può essere compromessa dai politici e dalle banche centrali, la cui offerta è limitata e la cui difficoltà di creazione diventa sempre più dura, piuttosto che con dei principi economici classici.
Ogni volta che qualcuno vuole difendere un investimento speculativo, vengono dette frasi come «questa volta è diverso» o «non è come la bolla degli immobili o dei titoli tecnologici».
Ma queste frasi rischiano di darci solo un isolamento emotivo. La realtà è che tutto ciò che è oggetto di speculazione ha un lato negativo.
Uno degli esperti mondiali in bolle speculative - Prof. Robert Shiller, vincitore di un premio Nobel e economista a Yale - ha dichiarato che il bitcoin «è un esempio straordinario di una bolla» nel 2014.
E se uno dei punti forti del bitcoin - la mancanza di una regolamentazione centralizzata - stesse invece ostacolando la crescita della criptovaluta più conosciuta ed utilizzata al mondo?
Sono direttamente le società miners emittenti di bitcoin, soprattutto le nuove nate nell’Europa occidentale, a insistere che il mercato venga regolamentato - e le autorità potrebbero presto accontentarle.
Il mercato, senza regolamentazione, è confuso, così come l’organizzazione aziendale dei miners: quando si cambiano Bitcoin in Euro non deve essere pagata l’IVA sul valore del Bitcoin, ma piuttosto la commissione.
In Europa non abbiamo ancora un disegno di regolamentazione della criptovaluta, data anche l’ardua burocrazia delle norme anti-riciclaggio.
I primi a dare una scossa sono stati i giapponesi, che attirano così un forte afflusso di nuove startup sul bitcoin grazie al contesto imprenditoriale stabile e ad una chiara regolamentazione.
L’Europol (Ufficio di Polizia Europeo) non ama l’anonimato del Bitcoin, anche se gioca un ruolo importante l’ignoranza in materia dato che la criptovaluta non è veramente anonima - si possono tracciare le transazioni e seguirle. Il problema è non sapere esattamente chi controlla questi portafogli.
Alcuni paesi considerano il bitcoin come una materia prima, altri lo considerano una valuta e altri ancora lo ritengono un asset sconosciuto, il che fa variare il regime fiscale che dovrebbe essere applicato.
La tecnologia Blockchain è pronta a ri-disegnare il mondo che conosciamo. Secondo gli esperti questa tecnologia rivoluzionerà le industrie della finanza, della moda, il governo e la sanità, e molte altre. Nonostante offra enormi opportunità, è ancora nelle sue prime fasi e rimane molto da esplorare per comprendere quale sarà il futuro che andremo o a costruire.
Sito: 7ecnologie
Sezione: 15. Blockchain e Bitcoin
Capitolo: 01. Introduzione
Paragrafo: 03. Bitcoin: bolla speculativa o opportunità?
Indice dei capitoli: 00. Risorse - 01. Introduzione - 02. Concetti generali - 03. Costruzione della Blockchain - 04. Gestione del portafoglio - 05. Evoluzioni: smart contract e NFT - 06. Sostenibilità ambientale
Indice dei paragrafi: 01. Il sistema monetario - 02. L'analisi tecnica - 03. Bitcoin: bolla speculativa o opportunità?
Indice degli approfondimenti: 01. Le tendenze