01. Notazione ERD di Chen

Peter Chen è un professore statunitense di origine cinese che ha teorizzato la progettazione concettuale dei dati, proponendo nel 1976 un modello con un alto livello di astrazione noto come modello E-R.

Il modello è ancora molto attuale e ampiamente utilizzato anche se esistono numerose "varianti" più adatte ad essere utilizzate con il supporto di tool informatici che automatizzano alcune fasi.

In queste pagine si fa riferimento alla notazione originale di Chen.

Entità

Una entità (detta anche entità forte) deve disporre di un attributo chiave in grado di identificare univocamente una qualsiasi istanza dell'entità stessa.

Entità debole

Una istanza di una entità debole non può essere identificata univocamente dai suoi attributi presi in modo isolato. Una entità debole dipende da un'altra entità che è detta entità proprietaria.

Una istanza di una entità debole è identificata combinando l'identificatore della entità proprietaria alla chiave parziale dell'entità debole.

Attributo

Gli attributi di una entità o di una associazione sono racchiusi in ellissi e collegate con una linea continua rispettivamente all'entità o all'associazione.

Attributo chiave

E' un attributo che identifica univocamente un'istanza dell'entità.

Attributo chiave parziale

E' un attributo che per identificare univocamente una istanza dell'entità deve essere combinato con la chiave dell'entità proprietaria.

Attributo multivalore

E' un attributo che può assumere molti valori. Nell'esempio un utente può avere molti hobby.

Attributo derivato

E' un attributo che può essere calcolato utilizzando gli altri attributi. Nell'esempio il prezzo IVA inclusa si calcola a partire dal prezzo IVA esclusa più l'aliquota IVA.

Attributo composto

E' un attributo che può essere dettagliato specificando ulteriori attributi, come ad esempio l'indirizzo.

Associazione (o Relazione) forte

Una associazione è forte se le entità che partecipano all'associazione sono anch'esse forti.

Associazione (o Relazione) debole

E' un'associazione alla quale partecipa almeno una entità debole.

Cardinalità dell'associazione

Occorre considerare la cardinalità di ciascuna entità che partecipa alla associazione. La casistica è illustrata dagli esempi.

  • Uno a uno (1:1): un impiegato può gestire un solo dipartimento; ogni dipartimento può essere gestito da un solo impiegato.

    • Uno a molti (1:N): un cliente può impostare molti ordini; un ordine può essere impostato da un solo cliente.

    • Molti a uno (N:1): un impiegato può appartenere ad un solo dipartimento; ad un dipartimento possono appartenere molti impiegati.

    • Molti a molti (M:N): uno studente può appartenere a molte organizzazioni; ad una organizzazione possono appartenere molti studenti. Nella rappresentazione grafica la cardinalità, in corrispondenza delle entità, può essere rappresentata con lettere differenti (M:N) o con la stessa lettera (N:N).

Partecipazione di una entità ad una associazione

  • Partecipazione parziale: si ha quando non tutte le istanze dell'entità partecipano all'associazione. Nell'esempio solo alcuni studenti sono supportati da un insegnante di sostegno.

  • Partecipazione totale: si ha quando tutte le istanze dell'entità partecipano all'associazione. Nell'esempio tutti gli insegnanti di sostegno supportano almeno uno studente.

Esempio

Il seguente esempio si riferisce a due entità, una forte e l'altra debole, che partecipano all'associazione rispettivamente in modo parziale e totale.

    • Libro è una entità (forte).

    • Capitolo è una entità debole perché dipende dal Libro, che è l'entità proprietaria.

    • Un Libro può contenere molti Capitoli ma potrebbe anche non averne nessuno (partecipazione parziale).

    • Un Capitolo è contenuto in un solo Libro; non esiste alcun Capitolo che non sia incluso in un Libro (partecipazione totale).

    • Codice Libro è una chiave primaria.

    • Numero è una chiave parziale che identifica un Capitolo solo se accoppiato con un Codice Libro.