01. Componentistica e glossario

Componentistica

  • Pila, accumulatore, alimentatore da banco, generatore (power supply): sono dispositivi utilizzati per generare e mantenere una differenza di potenziale elettrico ai suoi capi. La differenza di potenziale si misura in volt.

La differenza tra pila e accumulatore è che la prima non è ricaricabile mentre la seconda lo è. Il termine batteria si utilizza in modo generico sia per le pile che per gli accumulatori.

Gli alimentatori da banco normalmente consentono di variare il voltaggio e la corrente.

  • Breadboard (o basetta sperimentale): è uno strumento utilizzato per creare prototipi di circuiti elettrici che non richiede saldature ed è completamente riusabile. Consiste in un pannello realizzato in materiale plastico con numerosi fori nei quali inserire i reofori. Questi vengono fermati meccanicamente e collegati elettricamente mediante delle clip metalliche. I fori sono tra loro collegati come mostra il seguente schema:

  • Resistore: anche chiamato impropriamente resistenza, è un tipo di componente elettrico destinato a fornire una specifica resistenza elettrica al passaggio della corrente elettrica. I resistori sono caratterizzati dal valore della loro resistenza elettrica, espressa in ohm (simbolo: Ω), nonché dalla massima potenza che possono dissipare, senza distruggersi, espressa in watt. La resistenza è rappresentata graficamente mediante striscie colorate.

  • Diodo: dal punto di vista teorico è un componente che consente lo scorrere della corrente solo in una direzione. Un diodo ideale si comporta come un perfetto isolante per la corrente che fluisce in una direzione e come un perfetto conduttore per la corrente che fluisce nell'altra direzione. La direzione in cui il diodo consente alla corrente di scorrere è chiamata direzione polarizzata in diretta e quella in cui la corrente è contrastata è chiamata direzione polarizzata in inversa.

Il diodo quando viene attraversato da una corrente continua è riconducibile ad una resistenza, in serie, e un generatore di tensione. I valori della resistenza ovviamente sono definiti dal costruttore, come anche la tensione del generatore.

  • Led: è un diodo a emissione luminosa. Essendo un componente polarizzato deve essere inserito nel circuito rispettando la polarità. Se inserito al contrario il led non lascia passare la corrente (se la tensione è eccessiva il led si brucerà). I led hanno 2 piedini uno più lungo e uno più corto. Il piedino più lungo rappresenta l’anodo ovvero il polo positivo (+) mentre il piedino più corto è il catodo che rappresenta il polo negativo (-). Nel caso in cui i piedini siano stati tagliati è possibile riconoscere il catodo osservando l'interno del led ed identificando il contatto più grande.

  • Interruttore tattile (tactile switch, pushbutton): un interruttore è un dispositivo in grado di interrompere un circuito elettrico. Quando l'interruttore è configurato in modo da consentire il passaggio di corrente si definisce chiuso, quando invece il passaggio è interdetto si definisce aperto (è l'opposto della terminologia usata in idraulica).

  • Relè: è un dispositivo elettromeccanico azionato tramite un elettromagnete (o elettrocalamita).

    • Un relè SPST (singolo polo, singolo contatto) è un semplice interruttore azionato tramite un elettromagnete.

    • Un relè SPDT (singolo polo, doppio contatto) è un deviatore azionato tramite un elettromagnete.

I contatti di un relè SPDT vanno così intetrpretati:

    • 30 è il contatto comune di potenza C

    • 87a è il contatto di potenza normalmente chiuso (Normally Closed, NC): quando il relè è a riposo NC è in connessione con il contatto C

    • 87 è il contatto normalmente aperto (Normally Open, NO): quando il relè è attivato NO è in connessione con il contatto C

    • 85 e 86 sono i contatti collegati alla bobina e sono utilizzati per attivare il relè

Nota:

La strana numerazione dei contatti del relè deriva dall' ANSI/IEEE standard device numbers.


Glossario

  • Tensione: è la differenza di potenziale elettrico, spesso abbreviata in d.d.p., tra il potenziale elettrico di due punti dello spazio.

Tipicamente la differenza di potenziale elettrico si misura con un voltmetro, in genere integrato in un "tester" elettrico. Nell'ambito del Sistema internazionale di unità di misura l'unità di misura della differenza di potenziale elettrico è il volt (V).

La differenza potenziali è detta forza elettromotrice.

  • Corrente: è uno spostamento complessivo, cioè un qualsiasi moto ordinato, di cariche elettriche, definito operativamente come la quantità di carica elettrica che attraversa una determinata superficie nell'unità di tempo. Il moto delle cariche che costituisce la corrente in un conduttore implica la presenza di una tensione.

L'intensità o quantità di corrente che fluisce in un conduttore si misura in ampere (A).

  • Resistenza: è la tendenza di un corpo ad opporsi al passaggio di una corrente elettrica, quando sottoposto ad una tensione elettrica. Questa opposizione dipende dal materiale con cui è realizzato, dalle sue dimensioni e dalla sua temperatura. Uno degli effetti del passaggio di corrente in un conduttore è il suo riscaldamento (effetto Joule).

La misura della resistenza elettrica si effettua in ohm (Ω).

  • Potenza: misura la quantità di energia scambiata nell'unità di tempo, in un qualunque processo di trasformazione, meccanico, elettrico, termico o chimico. La potenza si misura in watt (W) e nel S.I. corrisponde a J/s (Joule al secondo); in unità elettriche si esprime come V * A (volt per ampere).