Questo paradosso è attribuito al filosofo greco Eubulide di Mileto ed è noto anche come sofisma del mucchio (sorite significa appunto mucchio).
Si tratta di un'argomentazione sofistica usata dagli scettici greci per dimostrare l’impossibilità di distinguere il vero dal falso.
Il paradosso nasce dall'impossibilità di stabilire quando dei granelli di sabbia, aggiunti uno alla volta, formino un mucchio: siamo tutti d'accordo che un singolo granello di sabbia non costituisce un mucchio e che nemmeno l'aggiunta di un granello lo costituisce; tuttavia procedendo in questo modo, aggiungendo un granello alla volta, o non si otterrà mai un mucchio oppure dovremo convenire che sarà l'aggiunta di un singolo granello, ad un certo punto, a determinare la formazione del mucchio.
In verità la questione è ulteriormente complicata dal fatto che i granelli devono essere anche raccolti in modo opportuno.
Il paradosso del sorite ha delle varianti che coinvolgono la mela e il torsolo, le persone basse e quelle alte o i calvi.
A questo tipo di ragionamento si è interessato anche Hegel che pone la questione del cambiamento quantitativo e qualitativo.
E' anche interessante osservare che la logica booleana non fornisce un utile supporto per affrontare il problema ma trova validità nella logica fuzzy che attribuisce un grado di verità compreso tra 0 e 1 alle proposizioni. In base a questo modello, quindi, una proposizione può essere parzialmente vera e parzialmente falsa nel rispetto dei valori decimali compresi tra 0 e 1 (estremi compresi).
Sito: 7ecnologie
Sezione: 01. Problem Solving
Capitolo: 04. Paradossi
Paragrafo: 08. Il paradosso del sorite
Indice dei capitoli: 00. Risorse - 01. Problemi di attenzione - 02. Problemi di logica - 03. Pensiero laterale - 04. Paradossi - 05. Giochi di strategia
Indice dei paragrafi: 01. Paradosso dell'impiccagione - 02. Paradosso dei corvi neri - 03. Paradosso dei due gelatai - 04. Il paradosso dell'avvocato - 05. Il paradosso di Braess - 06. Il paradosso del Comma 22 - 07. Il paradosso del valore - 08. Il paradosso del sorite